Stipendi pubblici bloccati: Renzi, “mancano le risorse”.
A mio avviso: “bene il blocco dei salari anche per il 2015”.
La notizia non fa piacere ai 3.500.00 dipendenti pubblici che dal 2010 attendono il rinnovo del contratto e gli aumenti conseguenti. I sindacati sono allarmati e minacciano lo sciopero generale coinvolgendo nella protesta anche le forze dell’ordine. Madia: “questo è un governo che non alimenta aspettative che non può mantenere. Abbiamo il dovere e la responsabilità di tirare fuori l’Italia dalla crisi. E’ un governo che fa e non alimenta aspettative perché ha una visione strategica e quindi delle priorità”
Secondo il mio parere il governo fa bene a bloccare gli stipendi dei dipendenti pubblici perché le risorse “che non ci sono” ma che andranno trovate servirebbero all’occupazione e alla crescita. Il dramma che si sta consumando giorno dopo giorno in tante famiglie italiane riguarda la disoccupazione giovanile e non solo quella. Chi è in cassa integrazione sa che prima o dopo, come mi pare giusto che sia, questa terminerà. L’angoscia nelle famiglie cresce a dismisura e il malessere potrebbe sfociare in atti incontrollati anche se prevedibili! In questa situazione è bene che i dirigenti sindacali, una volta tanto, la smettano di fare demagogia soffiando sul fuoco della protesta per incendiare gli animi!
Da repubblicano ricordo che da anni il PRI reclama a gran voce la richiesta di ridurre la spesa pubblica affinché quanto risparmiato sia destinato agli investimenti produttivi per creare occupazione. Ma il PRI non è al governo! Non ritengo quindi ammissibile che i sindacati proteggano, con il ricatto dello sciopero, chi il lavoro ce l’ha già. Così facendo non si comportano come il buon padre di famiglia che avendo due figli, uno occupato e un altro disoccupato, si adopera prima di tutto, con tutte le sue forze, per trovare un lavoro al figlio disoccupato e solo in seguito per migliorare le condizioni di quello già occupato. Il governo deve cercare di restituire dignità alle persone che hanno perso il lavoro e darla a coloro che il lavoro non l’hanno mai avuto. Non sappiamo come andrà a finire la vicenda, abbiamo la consapevolezza però che gli stipendi dei dipendenti pubblici non siano adeguati, soprattutto quelli della scuola e delle forze dell’ordine, ma stiamo attraversando momenti di vacche magre e dobbiamo fare tutti qualche sacrificio se vogliamo che il Paese imbocchi la strada giusta per uscire dalla crisi. Renzi è, a mio avviso un giovane “dittatore illuminato”, indispensabile in questo momento, perché è consapevole che i deputati abbiano paura delle elezioni e se si dovesse andare ad elezioni anticipate quella di non essere rieletti.
Finora veti e controveti hanno paralizzato l’opera dei precedenti governi: ci voleva qualcuno che decidesse di andare comunque avanti per portare l’Italia fuori dalla crisi. Il PRI avrebbe una formula mazziniana in economia “ capitale e lavoro nelle stesse mani” che consentirebbe di portare il Paese fuori dalla stagnazione, peccato però che la maggioranza degli elettori non voti PRI. In questo momento però, da repubblicano, mi trovo nella condizione di condividere e appoggiare la linea politica di Renzi. Non è poco!
Giuseppe Losito