Pare non sia la prima volta che accade. Manuel Alivesi perde il controllo sui social e, in barba alle semplici regole base della netiquette passa dalla confidenza all’andare molto vicino al confine che separa la legalità dalla sbruffonaggine. Se non ha cancellato i commenti sulla sua pagina potete farvi un’idea da soli.
Per chi non conosce il personaggio parliamo del ragioniere che ad aprile 2019 si è autosospeso da Forza Italia e da capogruppo in seno al Comune di Sassari. Uno che sta in politica da quando aveva poco più di 20 anni. Uno di cui, in tempi non sospetti, avevamo anche lodato una certa capacità critica, un attaccamento alla città, che lo portò ad esporsi in prima persona su certe questioni – i fischi ai politici durante la Faradda, ad esempio – anche se il sindaco in questione non faceva parte del suo schieramento politico.
Ma andiamo ai fatti. Per supportare il suo candidato sindaco, Alivesi utilizza il più semplice strumento a disposizione delle menti semplici di questo periodo: Il benaltrismo.
Avendolo conosciuto in altri ambiti ci siamo anche domandati se non avesse affidato l’amministrazione del suo profilo pubblico, come spesso accade, a qualche sprovveduto impreparato. Tutto da accertare, magari davanti a un bicchiere e col sorriso. Siamo stupiti, lo ammettiamo. Che sia il caldo?
In attesa di risposte evidenziamo come Alivesi non faccia altro che postare sulla sua pagina facebook zone di Sassari dove è avvenuto un errato conferimento dei rifiuti e accusare la precedente e la successiva amministrazione di non occuparsene. VERGOGNA! è il suo inno di battaglia. Peraltro senza neanche fare i conti: 15 anni fa, nel 2004, il sindaco era PROPRIO il suo candidato.
Stamattina la bagarre su facebook con Luca Losito, che prima esordisce così: “Lei, Alivesi, è persona onesta intellettualmente, e anche se fedele sa bene che il miglior Sindaco per la nostra città è Mariano Brianda”.
Segue una serie di risposte tutte identiche e cariche di emoticon, alle quali il nostro direttore risponde dicendo che, in mancanza di una vera critica o contestazione c’è sempre il rischio di far la figura del rincoglionito, pur appunto non essendolo.
Si tratta della fine. Prima Alivesi risponde con RINCOGLIONITO SEI TU, poi con POVERETTO, oltretutto utilizzando toni di confidenza non richiesta, usando il TU e, neanche sotto richiesta, rimettendo le pesanti accuse e le falsità contro l’ex Presidente della Corte di Appello.
Questa è la qualità della politica attuale, di chi fa opposizione? Di chi vuol proporre un mondo più degno, onesto, etico, nel quale vivere? Questa è la qualità della morale proposta da Manuel Alivesi?
Naturalmente non mancano, in chiusura, le minacce: “Ieri sera ho letto un tuo commento completamente da fuori di testa, rifletti e pensa bene prima di e soprattutto a chi ti rivolgi, con me certe parole non te le puoi permettere anzi non ti puoi permettere neanche di pensarle, ma se vuoi puoi ancora scusarti”.
Come sempre avvenuto, queste pagine restano a disposizione per pubblicare, integralmente, la risposta di Manuel Alivesi in merito ai fatti. Non accettiamo scuse, solo ettolitri di Cannonau, perché la Satira, quella autentica, non la uccide neanche Manuel.