Ogni volta che passo vicino all’autolavaggio , per intenderci quello di Cisalfa a Predda Niedda, mi torna sempre in mente l’increscioso episodio che mi vide protagonista il giorno di tanti anni fa in cui decisi di portare a lavare per la prima volta la mia macchina di allora, se macchina può essere definita una Daewoo Lanos…comunque , se avevo stabilito di spendere quei sudati sei euro il veicolo doveva proprio essere in condizioni pietose…tipo ricoperto di catrame e piume d’uccello.
Faccio la fila, arriva il mio turno. I simpatici “omini dell’autolavaggio” mi incitano con amorevoli parole e qualche dolce ‘caz’ a venire avanti; iniziano la pulizia esterna con le lance ad acqua, subito dopo sarei dovuto passare nel tunnel con le spazzole. Inizia a venirmi un filo di angoscia, non conosco la procedura , vedo che bisogna incastrare la ruota in una guida e mettere in folle…o forse bisogna lasciare la prima inserita…sai che faccio ? nel dubbio chiedo , già , mi sembra la soluzione più matura e razionale.
Bel bello pigio il pulsante per aprire il finestrino…mi sfilo con movenza plastica gli occhiali da sole e sporto lievemente fuori dico : “ Mi scusi, solo un’informaz……” non faccio in tempo a finire la frase che vengo investito da un getto d’acqua a pressione. La sensazione fu quella di ricevere un cazzotto in pieno viso, un cazzotto molto umido , tipo pugno di Aquaman… acqua e sapone sparati a 200bar mi cancellarono istantaneamente tutti i connotati (il naso che vedete ora è una protesi fatta col das) e tutti i punti neri sulla pelle tipo trattamento con Topexan di 5 mesi concentrato in una frazione di secondo; sempre in una frazione di secondo l’abitacolo imbarcò tanta acqua che sembrava la stiva della “Bucentaure” dopo la battaglia di Trafalgar.
Il getto si interruppe , davanti ai miei occhi appannati la faccia perplessa del tipo che dice : “Ma cosa fai??”
E io , che avevo in bocca un acquario con tanto di piantine e pesci rossi, riuscii solo a bofonchiare qualcosa mentre il finestrino si richiudeva lentamente come un triste sipario. In certi casi bisogna comportarsi come se non fosse successo nulla , come se tutto fosse normale e sereno , della serie ‘faceva caldo e ci si voleva rinfrescare fatti i fatti tuoi e pensa a lavorare che qui non c’è tempo da perdere’.
Imparai la lezione quel giorno…mai , mai più portare a lavare quella stramaledetta Daewoo Lanos!
Mauro Piras