Interviste
La parola ai protagonisti… Ascoltare le parole di Mirko mette a proprio agio, la storia dei Candelieri passata e presente è anche questo, storia di testimonianza. Incontro Mirko in un pomeriggio assolato,manifestazione appena conclusa che lascia dietro di sé umori e sapori (quelli pochi!), parole sussurrate in privato, stornelli sassaresi che da sempre hanno celebrato le occasioni importanti. Via dei Corsi e l’insegna che reca la data 1855 Gremio dei Piccapietre. “Sì esatto, questo
Certamente in molti ricordano il professor John Keating, fortunato personaggio cinematografico interpretato da Robin Williams nell’ATTIMO FUGGENTE, film acclamato da pubblico e critica nel 1999 (Dead Poets Society, regista Peter Weir). Ebbene, tantissimi in città ci segnalano che esiste un esempio tutto sassarese di questa figura, un professore che pare usi metodi alternativi di insegnamento e sia stimato dai suoi tanti alunni. Dopo un primo breve colloquio telefonico il professore non
Manuel Attanasio, un grande artista sardo decisamente sui generis ha accettato di rispondere ad alcune domande (anche private e indiscrete). Eccovelo. Ciao Manuel, grazie per la disponibilità. Partiamo subito con la domanda di rito: potresti raccontarci il maggior numero di cose di te nel minor numero di battute possibili, gossip compresi? Nato nel 1978, morto all’età di 29 anni a Porto Torres, rinato dopo un anno e mezzo a Milano,
Amantia Martinelli, poetessa. Punto. A mio giudizio una delle migliori poetesse, non solo sarde. L’ho incontrata per caso e, sempre per caso, ho assistito a un suo reading. Nonostante io abbia la sensibilità poetica di un copertone senza possibilità di restauro, i suoi versi mi hanno letteralmente lasciato senza parole. Lontano dagli stereotipi del solito orizzonte, dell’ormai obsoleto mare, delle immarcescibili foglie e delle oramai fastidiose lagrime, Amantia scrive senza
Devo chiamarti Giovanni o Giuseppe? Giuseppe. Tutti mi chiamano così. Giuseppe Pintore è un ragazzo di 22 anni, sassarese figlio di sassaresi. Ma a tornare indietro, un po’ come tanti, si scopre la sua anima accudidda. Mi ascolta lentamente, abbozza un sorriso, sembra che da ogni cosa che lo circonda tragga ispirazione. Giuseppe ha scritto un libro, un testo di fantasy che fa già parte della storia degli scrittori locali,
Abbiamo trovato qualcuno che la pensa come noi.
E’ sera inoltrata. Fisso un appuntamento con Gino Marielli, chitarrista e paroliere dei Tazenda. La location è l’anonima porzione di uno tra i tanti capannoni di Predda Niedda. Gino non pare smentire la sua fama di ritardatario incallito, per cui comincio a ricoprirmi di muffa nell’attesa. Anche il resto del gruppo lo aspetta per iniziare la prova generale, anche se nessuno pare curarsi del ritardo di oltre un’ora, che tutti