sassarInsolita di Bruno Idini
Saranno i bagordi delle feste o l’aria primaverile che ci ha praticamente accompagnato sino a ieri, ma pare che a Sassari si sonnecchi volentieri in questi giorni. Qualcuno sta covando l’uovo di pasqua che è sotto l’albero di Natale addobbato come un candeliere di quelli blasfemi e che non ci piacciono. O forse no… stiamo solo aspettando di digerire il pandoro ripieno. (FOTO Bruno Idini)
Non è vero ma ci credo – diceva qualcuno. Alla fine la gara la vince chi fa lo scongiuro più ardito, senza contare che anche questa superstizione fa parte dell’anima turritana, ereditata da chissà dove e forse dai portotorresi. Tra un sindaco che non sa fare, uno che non fa, un ex che fa finta di niente e uno che vorrebbe fare, la città metropolitana è un sogno. A fora
Non è la nostalgia di tempi che furono quella che ci fa parlare delle nostre mamme e nonne che ancora vanno in chiesa in una Sassari strana, multietnica, multirazziale e multirazzista. Se gli umani si guardassero da qualunque rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure esisterebbe. Raccontiamo la Ziddai, raccontiamoci ancora, crediamoci, anche con un’immagine. (FOTO Bruno Idini)
Lo abbiamo scritto tante volte, forse troppe: per capire Sassari non basta guardarla da lontano. Perdetevi tra i vicoli, entrate in un vindioru o in un circolo, di quelli avveru però; e gustate vini la cui uva ha respirato l’aria della Ziddai. Manca poco alla nostra Festha Manna, abitiamo noi stessi e proviamo a capirci, magari prima del terzo bicchiere. A ZENT’ANNI! (FOTO Bruno Idini)
No, non è l’ennesimo bilancio sulla situazione di crisi del territorio turritano. E a càndu a li candareri vinnè ancora un poggu. Si dice che i migliori frusciacùru stiano preparando frusci per il Sindaco e chi non salta cagliaritano è… eh! Ma ciò che conta è l’anima di un popolo che rinnova la sua tradizione. Viva li Candareri, grandi, piccoli e medi. Agli altri il dito medio. (FOTO Bruno Idini)
Che Sassari esiste lo sappiamo da tempo. Che Sassari ha buttato giù le palazzine liberty per costruire strutture discutibili e di indubbio tornaconto economico pure. Questa quantità di denaro è troppo spesso inversamente proporzionata al cattivissimo gusto. Ma, certo, ovviamente non parliamo di Lei, Carissimo! (PHOTO: Bruno Idini)
Cercare il proprio punto di vista, anche sbagliando, è sempre necessario. Sollevare lo sguardo sulla propria città per cercare nuove prospettive, anche metaforiche, è divenuto un’emergenza. Ma quanti di noi, una volta gettati gli occhi al cielo, non si lasceranno accecare dal troppo splendore del sole? O è meglio vivere di luce riflessa? (PHOTO: Bruno Idini)