sassarInsolita di Bruno Idini
Sassari rinnova l’appuntamento con l’Assunta che debellò la peste. Festha Manna, Faradda, festa di popolo e birrette ma quest’anno niente vetro. Frusci al Sindaco Sanna che ancora non ha fatto nulla, quando altri godono di quei fischi e agognano una fascia tricolore che non spetta loro manco scannati. (PHOTO: Bruno Idini)
Dove ci sono due sassaresi ci sono almeno tre opinioni diverse. Forse dovremmo parlare di più, oppure ascoltare, e in tanti casi tacere. Stanno provando a far tacere anche noi. Ma il sassarese legge e ascolta, e tace poco. (PHOTO: Bruno Idini)
A Sassari dicono che se un quotidiano pubblica gli annunci che offrono prestazioni sessuali sia un caso evidente di favoreggiamento della prostituzione. Gli stessi dicono che i prezzi sono rincarati di parecchio. Allora è proprio vero quel che dicono gli altri ancora, che porca sia solo la miseria. (PHOTO: Bruno Idini)
Ormai siamo invasi e dietro c’è la mafia lo sa che si stanno comprando tutto stiamo diventando una ciainatàun glie lo dico io che poi questi cinesi non muoiono mai mio cognato ha detto che i cadaveri li portano in cina e si scambiano i documenti tanto sono tutti uguali ha ragione signora lei l’ha mai visto il funerale di un cinese? (PHOTO: Bruno Idini)
Mentre arriva l’estate tutta d’un colpo e ci sorprenderà come ogni anno. E i sassaresi scriveranno quanto manca all’autunno perché fa troppo caldo. E quando a dicembre arriverà il gelo le pagine dei social network si riempiranno di foto di spiagge assolate e rimpiangeremo di non aver vissuto quando ci toccava vivere. (PHOTO: Bruno Idini)
I drammaturghi dell’assurdo e dell’orrore hanno solo codificato storie che a Sassari esistono da sempre. Forse da ancor prima della città stessa. In Patiu Di Lu Diàuru forse c’era un mercante ebreo, (ma non quello della casa del mercante, che forse ebreo non era), forse l’abitazione privata del boia comunale ufficiale, qualcuno dice un orco gobbo o un fantasma impiccato male. (PHOTO: Bruno Idini)
Autoscatto, dicevamo una volta. Ora un altro termine inglese è entrato nel nostro parlare quotidiano. Sparirà? Resterà? Nel frattempo parliamo meno e cominciamo a guardare più noi stessi, forse troppo. Egotismo o autoriflessione?? I frutti per ora sono solo su facebook. (PHOTO: Bruno Idini)