Anche quest’anno, il consueto connubio teatro/scuola ha visto il suo epilogo nella messa in scena di un testo teatrale di grande impatto. Il riadattamento del Giulio Cesare di William Shakespeare, scelto  per celebrare il 450° anniversario della nascita del Bardo, frutto come ogni anno dell’esperienza del regista Sante Maurizi, coadiuvato da Daniela Cossiga, Annamaria Canneddu e Milena Tanca. Ma soprattutto – necessario raccontarlo –  la duttilità e sensibilità dei ragazzi, che hanno contribuito alla creazione di un piccolo gioiellino. Opportunamente arricchito anche dal gioco di ritmi, luci e tessuti i trentuno studenti, provenienti da alcuni istituti superiori di Sassari, hanno caratterizzato il testo fin dall’inizio, aprendo col loro ingresso dal palco alla platea, a luci accese, tutti vestiti in abito nero. Il fondale anch’esso nero del palco, opportunamente arricciato, per creare movimento e contrasto col bianco del muro, il sipario aperto con un sistema di carrucole in modo che sembrasse un drappeggio e che incorniciasse la scena, una ribalta sulla linea di proscenio in perfetto stile Brodway hanno creato un interessante e indiretta luminosità, romantica e cupa allo stesso tempo. Pochi altri minimi elementi scenici hanno caratterizzato fortemente l’ambientazione. Simpatico l’utilizzo straniato degli oggetti, usati per vari usi tranne quello convenzional: tubi  neri che fungono da spade o da strumenti musicali, guanti rossi per mani insanguinate e così via. I ragazzi tutti molto bravi a inserirsi nel tutto, a creare il marchingegno, a dare ritmo, energia, sostanza e forma alla mente istrionica e furiosa di Maurizi, intento riuscito nel far emergere il testo nelle intenzioni originali dell’autore.
Spicca tra tutti (non ce ne vogliano gli altri meravigliosi giovani interpreti) il Marcantonio portato sulla scena da Jake Pensavalle, col suo monologo in italiano e in inglese (perfetto, ma c’era il trucco – è madrelingua! ndr), che ha fatto commuovere qualcuno in platea per la forza delle parole e al tempo stesso la semplicità e spontaneità con cui sono state pronunciate.
Forti e sentiti applausi alla fine per i nostri ragazzi e arrivederci al prossimo anno, con un appuntamento che per la città di Sassari è ormai imperdibile. Sono andati in scena Yassin Abbas, Silvana Accardo, Viviana Aretosi, Carla Baldereschi, Marta Canu, Maria Carrabs, Stefano Carta, Manuela Contena, Fabio Contini, Alberto Cossu, Chiara Cuccuru, Gabriele D’Alessandro, Silvia Di Pietro, Francesca Galasso, Ilaria Gallus, Chiara Garrucciu, Francesco Gavini, Andrea Gennati, Federica Marras, Valeria Masia, Elisabetta Milia, Chiara Menini, Jake Pensavalle, Roberto Piu, Luca Poddighe, Sara Porcu, Giulia Rubattu,  Laura Sanna,  Marina Sanna,  Antonio Simon e  Monica Unali.

Valeria Alzari

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