E alla fine le previsioni degli esperti sono state pienamente rispettate ed ecco che, alle cinque del mattino, puntuale come la littorina che collega i due capoluoghi del Nord e del Sud della Sardegna, un grosso frammento del satellite cinese è precipitato sulla città di Sassari.
Incredibilmente il destino ha optato proprio per il giorno meno indicato dell’anno per compiere il suo fatale farsi, ossia quel primo Aprile tanto caro alle goliardate che tanto aggradano al sassarese in particolare.
Vorremmo comunque rassicurarvi: nessun cittadino è rimasto offeso dalla deflagrazione.
Emesso il classico respiro di sollievo, passiamo ora alle cattive notizie.
Con estremo disappunto vi informiamo che dalle prime ore di questa mattina il tanto caro ex Hotel Turritania è passato a miglior vita.
Ci giungono voci di lunghe file di cittadini increduli che in queste ore si recano a rendere l’ultimo omaggio sul luogo dell’impatto.
Purtroppo in questo beffardo modo Sassari perde uno dei simboli architettonici, tanto decantato dalla Sovrintendenza e difeso strenuamente da tutte le sue amministrazioni a discapito degli insensibili detrattori che lo avrebbero, viceversa, voluto raso al suolo.
Così ci ha pensato un evento straordinario a mettere la parola fine alla trentennale disputa sulla sua sorte.
Assieme al capolavoro del Mossa si perde così per sempre anche il famoso graffito della tartaruga dell’artista Erica il Cane, che da qualche anno ne abbelliva ulteriormente l’elegante facciata prospicente il Corso Vittorio Emanuele.
Enorme è stato lo stupore dei curiosi colti al suo capezzale nel vedere per la prima volta sgombra la prospettiva di Viale Porto Torres, che il prestigioso parallelepipedo copriva con la sua stazza.
Il sindaco ha indetto tre giorni di lutto cittadino mentre il vescovo ha proposto una novena a ricordo dell’estinto monumento.
La nostra redazione si stringe attorno a tutti gli architetti del mondo che oggi piangono la perdita dell’ennesimo capolavoro offeso dai capricci umani.
Il presidente cinese ha inviato al Sindaco una nota di scuse ufficiali per il triste episodio, mettendo in guardia da prossimi frammenti che potrebbero colpire, a suo avviso, un altro punto di prestigio della nostra città: il carcere di San Sebastiano.
Vi aggiorneremo le prossime ore sull’evoluzione della faccenda.
Andrea Deiana
FOTO: La dimostrazione del fatto avvenuto in uno scatto del nostro Gep Panna.