La forza dell’Universo porta con sé un’energia primordiale che irraggia sulle nostre vite, le compenetra, le istruisce, spesso le guida come una catarsi mistica verso la Conoscenza. Quando questa energia incontra l’Arte, il sodalizio, esattamente come una reazione chimica, da origine ad un precipitato, un concentrato di quelle emozioni che oscillano in perfetta sincronia con l’Universo: l’opera d’arte. I colori vibranti sulla tela che si protendono verso chi osserva dando al piano di un quadro un aspetto vivido, la geometria che rispecchia la perfezione dell’Universo e le sue leggi di straordinario equilibrio, ed infine l’introspezione, la “musica” dell’artista che crea scoprendo se stesso in questo processo lungi dall’essere definitivo. E’ una comunicazione che scaturisce da un centro profondo ed il mondo esterno, come restituire l’energia raccolta sotto un’altra forma in un incessante divenire e fluire.
Sarebbe difficile parlare di tutto questo senza chiamare in causa un’esperta in questo campo. Erica Lucchi, infatti, è una giovane artista che firma le sue opere con lo pseudonimo “Elux”: la stretta relazione tra ciò che crea e la sua concezione della vita, dell’arte e di tutto ciò che le sta intorno, appartiene a quella sfera liminale che mescola emozione, psicologia, tradizione e simbolismo in un’unica grande forma di espressione che potremmo definire “totale”.
Erica attualmente vive a Sassari ma ha speso oltre 10 anni della sua vita in quell’effervescente ambiente creativo che è Madrid, formandosi a livello artistico (è stata anche doppiatrice, cantante ed attrice) ed esponendo nelle stupende sale di San Lorenzo de El Escorial. Oggi è una pittrice specializzata nella creazione di Mandala.
Come ti sei avvicinata al mondo dei Mandala?
Cominciai a creare dei Mandala per “Sincronicità”, cominciando a leggere Jung e osservare i Mandala che contenevano i suoi sogni, mi sentivo attratta dai cerchi, dalle forme a spirale, dalla geometria sacra presente anche nella nostra quotidianità, oltre che nelle variegate e diverse culture del mondo e ancestrali.
Mentre creo i Mandala mi sento più rilassata, in un certo modo vibro con loro, sperimento stati profondi di meditazione, mi fa sentire più equilibrata e con le idee più chiare, in ordine.
Che cosa è il Mandala?
Un Mandala è, in poche parole, un cerchio (in sanscrito significa Cerchio Sacro), ossia richiama la forma perfetta, rappresentando il simbolo del cosmo e dell’eternità, presente in tutte le culture del mondo. E’ la creazione, il mondo, Dio, l’essere umano, la vita. Potremmo dire che tutto nella nostra vita possiede le forme del cerchio, dall’universo (Sole, Luna, pianeti) alla natura, alberi, fiori, le nostre pupille, etc. Tutti seguono una linea circolare. E che dire dell’atomo o le cellule? Tutto intorno a noi ha la forma di un cerchio, che rappresenta anche i cicli senza fine della vita.
Nella cultura occidentale, fu Carl G. Jung, ad utilizzarli nelle terapie con l’obiettivo di raggiungere la ricerca dell’individualità negli esseri umani. Jung li usava per interpretare i suoi sogni, disegnando un Mandala ogni giorno, grazie a quest’attività ha scoperto la relazione tra essi ed il proprio “centro” e da lì ha sviluppato una teoria sulla struttura della psiche umana. In psicologia, il Mandala rappresenta l’essere umano. Interagire con essi aiuta a guarire la frammentazione psichica e spirituale, aiuta a esprimere la propria creatività e riconnettersi con il proprio “Sé” essenziale. I Mandala sono anche definiti come un diagramma cosmologico che può essere utilizzato per la meditazione. Si compone di una serie di forme geometriche concentriche disposte in diversi livelli visivi. Le forme di base utilizzate sono: cerchi, triangoli, quadrati e rettangoli. I Mandala non sono solo i disegni colorati. Tutti gli elementi integrati e presenti all’interno del cerchio hanno un significato.
Quanto tempo impieghi a crearne uno?
Impiego mediamente dalle due alle tre settimane per creare un Mandala, questo essenzialmente dipende dalle dimensioni del quadro e dalla complessità del disegno. É un lavoro “fino” di laboriosa accuratezza, direi zen, di pazienza e creatività. A volte scelgo disegni complessi della Geometria Sacra o trovo ispirazione nei disegni di Mandala di diverse culture: India, Tibet, cultura Maya. A ciascuno di questo apporto la mia particolare visione e ispirazione del momento.
Perché Arte Terapia?
Spesso sento euforia e bellezza semplicemente al contemplare un Mandala. La maggior parte delle persone proverà la stessa sensazione-attrazione: mentre l’Arte generalmente è più soggettiva, nel senso che alcuni si possono emozionare e altri provare indifferenza, davanti a un Mandala in genere, si sente attrazione e curiosità, proprio come davanti ad uno specchio. Sento che emanano un’energia davvero potente, a cui si risponde istintivamente, una reazione naturale, la stessa che si sente davanti a un Archetipo.
Grazie ai Mandala e all’Arte terapia, sento che prende forma e trova un senso tutto il mio percorso artistico, è come se tutti i fiumi creativi del passato e del presente, confluissero in un enorme oceano.
Progetti per il futuro?
Dopo l’ottimo riscontro di pubblico ottenuto a Febbraio con la mia ultima mostra a Sassari allestita presso l’ “Ex tappezzeria Dettori” ed intitolata “Un viaggio verso il centro”, ho deciso di replicare ma stavolta ad Alghero. In questo momento sto dipingendo una serie di nuove opere che presto potrete vedere esposte presso la Torre Sulis in piazza Sulis dal 7 al 15 Settembre. In quell’occasione i visitatori avranno l’opportunità di scoprire un mondo altro che, così come ha rapito la sottoscritta, rapirà anche loro portandoli a conoscere e a mettersi in contatto con parti del proprio essere che fino a quel momento hanno sempre ignorato.
Francesco Ruiu