Entro al supermercato. Sulla porta c’è il nero che sorride e mi saluta. Io lo so, che al nero fuori dalla porta del supermercato non gliene importa niente, di salutarmi. Lo so, che il nero mi saluta solo per un tornaconto personale. Spera, il nero fuori dalla porta del supermercato, che al termine della mia spesa io gli lasci il resto. Per quello mi sorride e mi saluta. Si sta
SATIRA è l’anagramma della parola RISATA. Esatto. E questo, che si sia trattato di una coincidenza o di una forzatura linguistica voluta, è già di per sè straordinario. E’ una sorta di equazione lessicale, un esperimento riuscitissimo di equità della parola: definire il fenomeno responsabile della nostra ilarità rimescolando le lettere stesse del termine RISATA. Un capolavoro. Un sistema perfetto. Altri casi di sistemi linguisticamente perfetti si potrebbero avere se